Il noce
All'inizio dell'autunno capita spesso di vedere i bambini che abitano in campagna con le mani sporche da far spavento. Non si può però rimproverarli di scarso amore per l'acqua e il sapone; tutt'al più si possono invitare a frenare la loro golosità e ad attendere, prima di mangiarle, che le noci maturino e si siano così liberate dal verde mallo.
In fatti il colore bruno-nerastro delle loro mani è causato dal mallo delle noci fresche che oppone resistenza agli impazienti golosacci; esso contiene una sostanza amara, il tannino, fortemente colorante. Specialmente un tempo il tannino, contenuto in abbondanza nelle varie parti della pianta del noce, veniva usato per colorare in bruno i tessuti.
La maestosa pianta del noce è originaria dell'Asia.
Da qui venne portata dapprima in Grecia e, in un secondo tempo, in Italia dalla quale si diffuse negli altri Paesi europei ove ora cresce spontaneamente.

La pianta
Il noce è un grande albero che può raggiungere l'altezza di 25-30 metri;
il tronco può misurare 2-3 metri di circonferenza ed è rivestito di corteccia di color grigio chiaro che si screpola nell'età avanzata.
La sua chioma a forma sferica ne fa anche un bell'albero ornamentale
Il noce cresce bene nelle zone collinose o montuose fino a 1000 metri di altitudine. Esso vuole clima temperato e preferisce i terreni calcarei, sabbiosi e secchi.
Il noce si moltiplica per seme e anche per innesto. Fruttifica quando raggiunge i 5 anni di età e dà buoni frutti fino al sessantesimo anno.
Al noce non viene mai praticata la potatura, che lo danneggerebbe.

Le foglie
Le foglie del noce sono imparipennate, cioè costituite da foglioline in numero dispari
(da 5 a 9). Le foglioline sono lisce, ovali, munite di un brevissimo picciòlo.
Stropicciate fra le dita, emanano un gradevole profumo.

I fiori
Il noce è una pianta monoica (dal greco <> solo e <> abitare); questo significa che porta, distinti, su uno stesso individuo, fiori maschili e fiori femminili. La fioritura avviene in aprile-maggio, ma passa inosservata perché i fiori sono modesti.
Il noce, infatti, per favorire l'impollinazione, non ha bisogno di attirare con colori vistosi gli insetti: l'abbondanza dei fiori e quindi di polline fa sì che l'impollinazione avvenga per mezzo del vento (impollinazione anemofila).
I Fiori femminili o pistilliferi.
Crescono in gruppi di 2-4 sul'apice dei rami dell'anno in corso.
Questi fiori, fecondati dal polline, si trasformano in frutti che maturano in autunno.
I fiori maschili o stamiferi.
Sono posti sui rami dell'anno precedente e formano una infiorescenza detta amento.
Essi sono dapprima verdastri, ma ben presto anneriscono e infine cadono a terra.
Il frutto
Il frutto, quasi sferico, è una grossa drupa verde, simile, ad esempio, alla prugna. È costituito dalla polpa esterna (esocarpo e mesocarpo) detta mallo, dal nocciolo o guscio (endocarpo) e dal seme detto gheriglio. Naturalmente la parte polposa della noce, a differenza di quella della prugna, non è commestibile.
Della noce invece si mangia solo il seme.

Produzione
La raccolta delle noci viene fatta in settembre-ottobre mediante bacchiatura, cioè con lunghe pertiche con cui si battono e si fanno cadere i frutti.
Dopo alcuni giorni, il mallo si secca e si stacca facilmente dal guscio.
I frutti vengono allora fatti asciugare bene al sole e quindi, finalmente, sono pronti per essere mangiati.
Il quantitativo di noci che si raccoglie da una pianta è molto vario.
In media un grosso noce puà dare sino a 2 quintali di frutti.
L'Italia è buona produttrice di noci.
La regione che dà maggior quantitativo di noci è la campania.

Utilizzazione:
I semi delle noci hanno un grande valore nutritivo.
Contengono il 50% di proteine, il 17,7% di idracidi carbonio, il 3,3% di acqua e quantità notevoli di vitamina B1 e di vitamina C. Sono presenti, inoltre, molti sali minerali.
L'olio di noce è estratto dai semi e usato in farmacia.
Infuso di foglie, che viene usato come astringente.
Infuso di frutti freschi posti sotto alcool.
Il legno di noce è veramente pregiato, sia per la sua durezza, sia per la bellezza che assume dopo la lucidatura.

Considerazioni.
La noce è il frutto che presenta uno strato esterno legnoso sovente coperto, in tutto o in parte, da un involucro (nocciola, ghianda ecc.);
A questo tipo, non facciamoci ingannare dal nome, non appartiene la noce vera e propria che, è invece una drupa.