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Itinerari della Garfagnana
Itinerari automobilistici
Dalla Garfagnana sono facilmente raggiungibili anche con mezzi pubblici famosi centri storici come Lucca, Firenze e Pisa, così come la Riviera apuana e versiliese, La Spezia, e le cinque Terre.
Gli itinerari qui consigliati consentono, invece, di scoprire piccoli borghi e ambienti naturali di rara bellezza.
Itinerari Escursionistici
La rete escursionistica nella valle del Serchio offre molte opportunità ben segnalate dal C.A.I. e dagli Enti territoriali.
Qui si consigliano solo alcuni percorsi tra i più conosciuti invitando a scoprire tutti gli altri muniti di carte dettagliate e la giusta attrezzatura per camminare.
È sempre in ogni modo consigliabile, prima di affrontare un itinerario, di accertarsi sulla agibilità dello stesso, sulle condizioni meteorologiche e sul livello di difficoltà presso gli uffici informazioni o le locali sezioni C.A.I. garfagnanacai.it.
Dalla Garfagnana sono facilmente raggiungibili anche con mezzi pubblici famosi centri storici come Lucca, Firenze e Pisa, così come la Riviera apuana e versiliese, La Spezia, e le cinque Terre.
Gli itinerari qui consigliati consentono, invece, di scoprire piccoli borghi e ambienti naturali di rara bellezza.
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Media Valle del Serchio.
In questa zona si possono visitare importanti centri storici come Coreglia Antelminelli, con il Museo delle Statuine di Gesso, il castello di Ghivizzano, la cittadina termale di Bagni di Lucca, e il famoso Ponte del Diavolo a Borgo a Mozzano, ma anche aree di grande interesse naturalistico come le Riserve Naturali dell' Orrido di Botri e del Balzo Nero.
La Valle Pedogna riserva, invece, alcuni notevoli punti d'interesse: a Vetriano, il teatrino più piccolo del mondo, a Colognora di Pescaglia, il Museo del Castagno (museodelcastagno.it) e a Celle Puccini, la casa-museo dove il grande musicista, ancora fanciullo, trascorreva le sue vacanze;
contatti: comitatopuccini.it, luccavirtuale.it/musei/museo-puccini, fondazionegiacomopuccini.it
L'itinerario che da Pescaglia arriva a Fabbriche di Vallico permette di visitare alcune "ferriere" ancora attive come la ferriera Galgani, quella di Aiola o quella di Gragliana.
I magli azionati dall'acqua forgiano, ancora oggi, il ferro così come nei secoli passati realizzando strumenti agricoli ma anche i "testi", attrezzi indispensabili per cuocere i famosi "necci" con la ricotta, le "crisciolette" (vedi Eventi in Garfagnana) o le "focacce leve", piatti poveri della cucina contadina.
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Gallicano - Grotta del Vento - Barga - Castelvecchio.
L'Eremo di Calomini si staglia incastonate nella viva roccia.
Poco oltre si trova il lago di Trombacco, stretto tra profonde torre.
Raggiunto il paese di Fornovolasco, la strada si inerpica nei boschi e in pochi minuti alla Grotta del Vento, una delle grotte turistiche più conosciute del mondo.
Il magico mondo sotterraneo delle cavità carsiche è racchiuso in tre diverse proposte di itinerari guidati.
Comodi sentieri e aeree scale permettono di ammirare stalattiti e stalagmiti, drappeggi d'alabastro e corsi d'acqua sotterranei. Per informazioni: grottadelvento.com.
Un itinerario alternativo torna a Gallicano passando dalla strada che dalla Grotta raggiunge il paese di Vergemoli, sede comunale.
Da Gallicano, in breve si raggiunge la cittadina medievale di Barga: qui le strette strade lastricate del centro storico, delimitate da signorili palazzi rinascimentali, conducono alla sommità del paese, dove si erge imponente il Duomo romanico e da dove si ha una delle più belle vedute panoramiche sulla catena delle Alpi Apuane.
Poco distante da Barga, a Castelvecchio Pascoli, è possibile visitare la Casa-Museo del poeta Giovanni Pascoli.
Per informazioni: Fondazione Giovanni Pascoli fondazionepascoli.it.
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Valle di Arni - Isola Santa - Altopiano di Careggine.
Castelnuovo, con il Duomo Romanico e la Rocca Ariostesca, è il centro commerciale e amministrativo della valle, animato ogni giovedì, fin dal 1430, dal mercato all'aperto delle merci.
Da qui parte la strada provinciale che porta in Versilia costeggiando la Turrite Secca, tipico torrente del versante apuano, stretto in una profonda forra.
Dopo pochi chilometri incontriamo il Lago di Isola Santa, sulle cui sponde sorge l'antico borgo con le tipiche costruzioni dai tetti in lastre di pietra.
Proseguendo, lo scenario si apre sulle rocciose pareti del Monte Sumbra, con le "Marmitte dei Giganti", caratteristiche erosioni nella roccia originate dall'azione combinata delle pietre e dell'acqua.
A Tre Fiumi la strada principale sale alla galleria del Cipollaio per raggiungere poi Forte dei Marmi e la costa Versiliese, lungo questo tratto di strada, in località Levigliani, è possibile visitare la meravigliosa grotta turistica Antro del Corchia (corchiapark.it);
se da Tre Fiumi, invece, si gira sulla destra si giunge a Arni e alla galleria del Monte Pelato (Passo del Vestito), poco oltre, al Pian della Fioba, merita una visita l'Orto Botanico "Pellegrini".
Da lassu lo sguardo spazia sulla riviera, dai bacini marmiferi di Carrara al Golfo della Spezia e a Portovenere.
Al rientro, poco prima di Isola Santa, troviamo sulla sinistra la strada che sale a Capanne di Careggine e alla Maestà della Formica per scendere al borgo di Careggine posto su un altopiano da cui si gode uno splendido panorama.
In questo comprensorio, durante la stagione invernale, è possibile praticare lo sci e durante le altre stagioni si trovano sentieri affascinanti, nei secolari boschi di castagno.
Arrivati a Poggio è d'obbligo una visita alla chiesetta romanica di S. Biagio.
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Castiglione di Garfagnana - San Pellegrino in Alpe - Pieve Fosciana.
Da Castelnuovo, seguendo la SP 72 del Passo delle Radici, si incontra dopo pochi chilometri il paese fortificato di Castiglione Garfagnana, la cui rocca, visitabile su prenotazione presso la ProLoco, era difesa da un'ampia cinta muraria. (Comune di castiglione di Garfagnana)
Proseguendo si incontrano: Cerageto, Sassorosso e la stazione di sport invernali del Casone di Profecchia per raggiungere il Passo delle Radici (1529 m. slm), dove la strada prosegue nel versante emiliano.
Andando verso destra si arriva al piccolo borgo di San Pellegrino in Alpe;
qui il panorama si apre su tutta la Valle fino alla piana lucchese.
Da visitare il museo etnografico "Don Luigi Pellegrini" e il santuario con le spoglie dei Santi Pellegrino e Bianco.
L'itinerario scende ora in direzione di Chiozza per ritornare a Pieve Fosciana, dove meritano una visita il Mulino ad acqua, ancora oggi in funzione, e la sorgente termale di Prà di Lama, acqua calda cloruro-solfato sodica (o semplicemente sulfurea) nota agli abitanti della zona per le sue proprietà terapeutiche. [residuo fisso di 5,45 grammi/litro; portata:2 l/s; temperatura 37 gradi C].
Con una breve deviazione da Pieve Fosciana si raggiunge il Lago di Pontecosi, sulle cui sponde si può trascorrere qualche ora in pieno relax o partecipare ad animate feste sull'acqua (pontecosi.it). Chiesa della Madonna Addolorata. -
Parco dell'Orecchiella - Fortezza di Verrucole.
Le Riserve Naturali dell'Orecchiella, sono il fiore all'occhiello del nuovo Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano.
Un territorio di rara bellezza paesaggistica, rappresentativo della flora e della fauna appenninica.
Qui cervi, mufloni, caprioli, cinghiali e lupi, così come molte specie di uccelli, sia stanziali che di passo, hanno trovato il loro ambiente ideale.
L'aquila reale, da sempre presente sulla Pania di Corfino, estende il suo territorio di caccia fino alle alte vette del Monte Prato e del Monte Vecchio.
Il Centro Visitatori del Parco dell'Orecchiella (telefono 0583619098, fax 0583619002, e-mail: orecchiella@libero.it, e-mail: ex_asfd.lucca@corpoforestale.it), dove si trovano anche il museo naturalistico, la sala proiezioni e gli stands dei prodotti tipici, si raggiunge da Castelnuovo Garfagnana seguendo le indicazioni per Villa Collemandina e Corfino.
Nel Parco un percorso "facilitato" raggiunge le aree di osservazione della fauna dove si possono vedere cervi, mufloni, orsi e caprioli.
Il Giardino dei fiori di montagna, dalle splendide fioriture estive, e l'Orto Botanico "Pania di Corfino", affascineranno, invece, gli amanti della botanica.
L'itinerario di visita prosegue sulla strada per S.Romano in Garfagnana, attraverso i paesi di Caprignana e Orzaglia, fino ad arrivare a Verrucole dove, con una breve passeggiata, si raggiunge la stupenda Fortezza recentemente restaurata e spesso animata da manifestazioni medioevali e rievocazioni storiche. Per informazioni Ostello Ai Canipai, aicanipai.com.
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Lago di Vagli - Oasi Lipu di Campocatino - Lago di Gramolazzo.
Questo itinerario conduce nel cuore del Parco delle Alpi Apuane (www.parcapuane.toscana.it), evidenziandone le peculiarità.
Lungo la strada di avvicinamento a Vagli Sotto, si trova il lago artificiale di Vagli che cela nelle sue profonde acque il paese di Fabbriche; quando il lago viene svuotato, per un'intera estate l'antico borgo fondato dai fabbri terrai bresciani, torna a vivere.
Da visitare la parrocchiale di San Regolo, il Museo di Casa Abrami e la chiesa romanica di S.Agostino (sec. XI).
Saliti a Vagli di Sopra si raggiunge in breve Campocatino: l'antico alpeggio di pastori, adagiato ai bordi del grande prato ai piedi del Monte Roccandagia, ospita oggi un'Oasi della LIPU.
Un facile sentiero evidenzia le caratteristiche naturali di questa conca di origine glaciale.
Sempre a piedi, in circa 30 minuti, si può raggiungere l'eremo di San Viviano.
Da Campocatino si scende a Gorfigliano e a Gramolazzo dove il Monte Pisanino, il più alto della catena apuana, si specchia nelle verdi acque del lago artificiale.
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Argegna - Giuncugnano - Sillano.
Da Piazza al Serchio, centro commerciale dell'alta valle, si segue la SR 445 per il Passo dei Carpinelli, attraversando ampie zone coltivate a farro, il cereale che ha ottenuto il marchio IGP (naturalmenteitaliano.it), utilizzato in molti piatti tipici garfagnini.
Dal Passo la strada principale scende nella valle della Lunigiana, famosa per i suoi castelli, e le misteriose Statue Stele, salendo si trova l'altopiano dell'Argegna, dove il bianco Santuario della Madonna della Guardia, si staglia netto sul grande prato sommitale.
Si discende poi per Giuncugnano e da qui, tornati sulla strada principale, seguendo le indicazioni per Magliano e Ponteccio, si arriva all'interno del Parco Nazionale dell'Appennino, tra grandi estensioni di foreste.
Toccati i paesi di Dalli di Sopra e di Sotto, si giunge a Sillano e alla SP di Pradarena.
A salire in breve si raggiunge lo storico Passo che collega la Garfagnana alla provincia di Reggio Emilia, mentre scendendo si chiude nuovamente l'itinerario su Piazza al Serchio.
Itinerari Escursionistici
La rete escursionistica nella valle del Serchio offre molte opportunità ben segnalate dal C.A.I. e dagli Enti territoriali.
Qui si consigliano solo alcuni percorsi tra i più conosciuti invitando a scoprire tutti gli altri muniti di carte dettagliate e la giusta attrezzatura per camminare.
È sempre in ogni modo consigliabile, prima di affrontare un itinerario, di accertarsi sulla agibilità dello stesso, sulle condizioni meteorologiche e sul livello di difficoltà presso gli uffici informazioni o le locali sezioni C.A.I. garfagnanacai.it.
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L'anello delle Panie. Tempo Medio di Percorrenza ore 6,00. Difficoltà EE.
Punto di partenza dell'escursione è la località il Piglionico.
Lasciata la macchina nelle vicinanze della cappella si sale per il sentiero CAI n. 7 al Rifugio Rossi (TMP ore 1.15) da dove, con un'altra ora di salita (segnavia CAI 126) nel Vallone dell'inferno, si raggiunge la vetta della Pania della Croce la "regina delle Apuane" (1859 m. slm).
Il sentiero scende ora alla Foce di Mosceta e al Rifugio del Freo.
Da qui, si imbocca il sentiero n. 9 e, poco dopo, il 127 che, aggirando il Pizzo delle Saette, riporta alla località di partenza.
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Brucciano-Sassi. Tempo Medio Percorrenza ore 2.30. Difficoltà T.
Dal parcheggio del paese si salgono a destra i pochi scalini che immettono nel sentiero che conduce a Croce di Sotto, da qui una mulattiera conduce alla strada comunale che collega Molazzana con il Piglionico.
La si percorre per un tratto a salire, passando per Croce di Sopra e il bivio per Forcone, fino a giungere alla Foce di Eglio.
Qui si abbandona la strada asfaltata, imboccando a destra la strada che scende in direzione di Eglio; si tocca il piccolo cimitero e la località Carnescialle, per giungere in breve a Eglio e da qui a Sassi, dove una erta strada selciata conduce alla sommita del colle (782 m.slm) dominato dall'antico campanile costruito a strapiombo sulla sottostante valle della Turrite, da dove si gode uno dei panorami più belli dell'intera valle.
Il rientro può essere previsto per la stessa via oppure seguendo la carrozzabile che in circa 5 Km riconduce a Brucciano.
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Sentiero Airone 1 nel Parco dell'Orecchiella. Tempo Medio di Percorrenza ore 5,00. Difficoltà E.
Dal Centro Visitatori il sentiero segnalato in giallo e blu raggiunge il Rifugio Isera e la strada che sale all'Orto Botanico.
Da qui scende a destra in direzione di Pruno, antico nucleo pastorale dai tipici caselli coperti in paglia di segale.
Inizia ora la risalita del massiccio della Pania di Cortine, raggiungendo dapprima un'area terrazza sul Vallone delle Grottacce, per proseguire a mezza costa in un ambiente selvaggio e attascinante.
Superato lo sperone sud si arriva alla Fonte dell'Amore e all'alpeggio di Campaiana.
Il sentiero, ancora per boschi, e poi su ampie praterie, raggiunge la vetta della Pania (1603 m).
Raggiunta la Sella si scende per la Bocca dei Lupi ancora in vicinanza del Rifugio Isera e da qui al Centro Visitatori.
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Sentiero Natura di Campocatino - Eremo di San Viano. Tempo Medio di Percorrenza ore 2,30 - Difficoltà E.
Facile percorso ad anello, che permette di percorrere tutta la conca di origine glaciale di Campocatino.
Percorso il primo tratto tra i "caselli" dei pastori e superati i terrazzamenti, un tempo coltivati, si raggiunge la faggeta ai piedi della parete Nord-Ovest del Roccandagia, che attraverseremo fino all'imponente spigolo SudEst.
Giunti sulla strada sterrata che riconduce a Campocatino, si può subito chiudere l'anello (TMP ore 1.30) oppure imboccare l'erta mulattiera che scende all'Eremo di S. Viano, incassato in una parete rocciosa a strapiombo sulla Valle di Arnetola.
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L'anello del Monte Forato. Tempo Medio di Percorrenza ore 5:00. Difficoltà E.
Da Fornovolasco parte il sentiero CAI n. 6 che sale alla Foce di Petrosciana, transitando vicino alla Tana che Urla e alla sorgente della Chiesaccia.
Dalla Foce, un evidente sentiero, non segnato, corre di crinale, passando vicino all'arco del Monte Forato (1223 m. slm) per raggiungere la Foce di Valli;
l'alternativa è data dal segnavia CAI 131 che scende leggermente di quota ma raggiunge comunque la stessa località ai piedi del versante meridionale della Pania della Croce.
Da qui il segnavia CAI 130, toccando alcune case sparse, raggiunge nuovamente Fornovolasco.
Per un itinerario più breve, dal Forato si scende per il segnavia CAI 12 fino ad incontrare nuovamente il n. 6 e terminare il giro a Fornovolasco (TMP ore 3,30). -
L'anello del Monte Prato. Tempo Medio di Percorrenza ore 5:30. Difficoltà E.
Punto di partenza per questa escursione è il Rifugio Cella che si raggiunge per strada sterrata dal Casone di Profecchia.
Una facile salita (segnavia CAI 54) porta sul crinale appenninico a Bocca di Massa.
Da qui seguendo a sinistra il segnavia CAI 00 si raggiungono in successione le vette del Cella (1942 m.), Monte Vecchio (1982 m.) e Monte Prato (2054 m. slm), la vetta più alta dell'Appennino Toscano.
Un sentiero a destra (CAI 631) scende al Laghetto della Bargetana e da qui al Rifugio Cesare Battisti.
Il rientro a Bocca di Massa segue il segnavia CAI 633.
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L'anello di Orto di Donna. Tempo Medio di Percorrenza ore 4.30. Difficoltà E.
Lasciata la macchina al termine della strada asfaltata che conduce a Orto di Donna, nei pressi del Rifugio Donegani, rifugiodonegani.it, si sale per segnavia CAI 180 alla Foce di Giovo, da qui con una breve deviazione a destra si raggiunge la vetta del Pizzo d'Uccello (consigliato solo ad escursionisti esperti).
Il nostro tour prosegue, invece, in falsopiano per segnavia CAI 179 sotto le pareti della Cresta Garnerone e del Grondilice, fino a raggiungere Cava 27, dove termina la strada marmifera proveniente dalla Val Serenaia.
Qui sorge il nuovo rifugio del Parco Apuane Orto di Donna. Link: rifugialpiapuane.it.
Si prosegue, ora, ancora per CAI 179, transitando vicino al bivacco K2, fino alla Foce di Cardeto.
Ora il sentiero CAI 178 scende nella faggeta per tornare nuovamente al punto di partenza.